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DAL 1974 BOTTEGA DI ARCHITETTURA dott. SILVERIO PRONELLO

Silverio PRONELLO, titolare dello studio da sempre, nasce a TORINO nel 1949. Primo lavoro, aiutante-investigatore privato in primaria Azienda della Città; secondo lavoro, geometra nel magazzino di piastrelle dei F.lli Cattani.
Nel 1969-70 lavora, come disegnatore con contratto a tempo, presso la Ripartizione Edilizia Scolastica della Città, ove collabora con gli archh. MIRA e BACCO e l’ing. DAPRA’ alla progettazione delle prime scuole a tempo pieno ed impara l’arte del disegno tecnico.
Frequenta prima la facoltà di Scienze Agrarie per poi migrare al POLITECNICO di Torino Facoltà di ARCHITETTURA dove segue il corso di studi ad indirizzo progettuale-strutturale per 25 esami con una media di 28,5/30 e si laurea nel Luglio 1974 con relatore il prof. Zuccotti che gli vale un buon 107/110.
Nel frattempo, già nel 1972, apriva la sua prima posizione fiscale con Partita IVA e l’iscrizione all’Albo dei Geometri fino alla laurea, con attività di progettazione ed amministrazione di condomini.
Il 6 febbraio 1975 si iscrive all’Ordine degli Architetti della Provincia di TORINO al n° 974 e, dopo la parentesi del militare assolta, inizia l’attività professionale vera e propria: sotto la guida magnanima e paziente del “maestro capomastro” Gennaro Gesumaria, svolge la sua prima DL in un importante cantiere di Baldissero T.se.
Nel 1976 apre una parallela posizione fiscale con l’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane ed inizia a costruire, poco per volta, quello che nel tempo libero gli riesce di progettare, sovrapponendo le due attività per circa venti anni.
L’attività imprenditoriale prende rapidamente il sopravvento e lo studio di architettura si avvale del primo collaboratore nella persona del collega arch. MONTAGNINO Paolo, per sette anni fidato assistente.
I primi cantieri sono le solite e classiche residenze unifamiliari nella Val Sangone, con anche interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, in edifici civili, agricoli e per il culto.
L’attività artigiana si evolve nel 1984 con la costituzione della COSPEC sas, la più importante impresa edile della Valle per numero di personale regolarmente assunte, arrivando ad avere a libro paga ben sette collaboratori ed un assistente di cantiere, oltre ad un nutrito numero di artigiani esterni sub appaltatori.
I lavori sono preferibilmente svolti nel campo della manutenzione edile industriale, con la specializzazione nella demolizione e ricostruzione dei plinti di fondazione in CCA ai magli ed alle grandi presse all’interno delle fabbriche diverse della cintura, senza dimenticare l’edilizia residenziale e la realizzazione di piscine ed edicole funerarie, stand espositivi in diversi centri fieristici del Nord Italia, curandone la progettazione e l’allestimento complessivo, come per tutti gli altri lavori.
In prima persona guida gli autocarri, gli escavatori ed i betoncar del parco macchine dell’azienda, dotata di ogni più moderna attrezzatura, dalle piastre idrauliche per vibrocompattare i piani di fondazione all’utensileria tutta alimentata dall’aria compressa, alla potente gru carrata da 35tm su veicolo integrale.
Nel 1989 l’esperienza maturata in ogni campo gli consente di ottenete dal Comune di Torino l’ambita Abilitazione a Capomastro Costruttore per edifici fino a 10 piani ft e 15.000 mc in categoria C.
Il restauro della Croce del Musinè del 1991 è descritto, nello specifico, nel sito dedicato.
Dopo aver maturato la dovuta esperienza, partecipa alla ristrutturazione della Casa di Riposo per Anziani di San Giusto C.se poi trasformata, con suo progetto e DL, in una Residenza Assistenziale Flessibile per 55 posti letto.
Si sviluppano i progetti e le realizzazioni delle importanti sedi di Concessionarie di veicoli, tra cui la Toyota di Avigliana e la Graziella di Strada Settimo come di altre attività di “artigianato di servizio”, tra le quali emerge per importanza la Montegrosso Pneumatici di Lungo Stura Lazio, con grandi spazi per le lavorazioni, il commercio, i parcheggi ed il bel palazzo residenziale fronte fiume. A metà degli anni novanta la cura della famiglia impone di “rientrare” a casa dai cantieri lontani e l’attività imprenditoriale viene poco a poco portata ad esaurimento, con la ripresa della attività professionale di progettazione, mai interrotta e di consulenza per il Tribunale, che continuano tutt’ora.
Il lunghissimo elenco di cantieri diversi qui riportati in modo non esaustivo, per opere minute od interventi importanti, abbraccia sia il solo progettato che il progettato e costruito tralasciandosi le innumerevoli Consulenze Tecniche che l’esperienza acquisita e profondamente maturata nel campo edile, ha acconsentito di assumere e svolgere per clienti privati e per i Giudici dei diversi Tribunali della Provincia.
Il tempo trascorso nei cantieri propri e delle committenze, ha sviluppato la sensibilità, l’attenzione al dettaglio ma, soprattutto, la curiosità per l’applicazione delle innovazioni che la Tecnologia comunitaria europea stava offrendo, arrivando egli a frequentare con assiduità i principali saloni del settore, dal SAIE di Bologna ai BAUMA e BAUTEC di Monaco di Baviera, riportandone le cognizioni poi applicate nella progettazione sempre più aggiornata ai nuovi temi costruttivi.
L’esperienza maturata nella progettazione del terziario gli ha valso l’incarico Comunale, nel 2000, per la progettazione del nuovo mercato di Piazza Crispi angolo i Corsi Novara e Vercelli, con soluzioni ardite per la composizione architettonica specchiata e ribaltata delle falde e risoluzioni tecniche di avanguardia per l’assemblaggio complessivo di colonne e calici a sostegno delle falde, con un aspetto finale condiviso dall’Amministrazione collaborante, che ben si integra con il tessuto urbano per connotazioni di realistico distacco dalle forme casuali già adottate in altri siti: al mattino è mercato per ambulanti motorizzati e dopo è parcheggio coperto per i residenti.
Raggiunge nuovi e difficili traguardi con la progettazione e DL volte al recupero ambientale, in più anni, della dismessa ex cava di serpentino di Trana, prevedendovi la demolizione di ogni infrastruttura e la completa piantumazione tale da consentire di proporne il nuovo recupero urbanistico con destinazioni di pubblico interesse integrate dalla viabilità sovra comunale di futura realizzazione.


HOBBIES DIVERSI
  • La lavorazione del legno e, nello specifico, del Cedro del Libano, in mobili rustici ed arredi strutturali per interni per la propria residenza che, come le scarpe del ciabattino, rimane una “bottega d’arte incompiuta”, disponendo delle residuate attrezzature d’officina della vecchia impresa di costruzioni, ha occupato le ore libere trasformandole in montagne di profumati trucioli;
  • La frequentazione giovanile fin dal 1966 alla vita del Dojo gli ha acconsentito di sviluppare quella passione indirizzata al rispetto del prossimo ed alla cultura tradizionale propri dell’arte del judo, meritandosi la cintura nera 1° dan e l’affetto del suo grande Maestro giapponese SUGIYAMA;
  • Il personale disegno al CAD di ogni particolare costruttivo di ciò che progetta, per forma, tecnica di costruzione e montaggio in opera, con soddisfazione propria e dei clienti in funzione del prodotto finito, sia questo una vasca da bagno in acciaio inox come una pensilina per pannelli solari od una piscina: la cura del dettaglio e la conoscenza della tecnica dei diversi materiali che possono coesistere nella stessa opera integrandosi, con buona durata nel tempo delle loro prestazioni originali;
  • La passione per lo stile e la storia romanici degli edifici dei primi anni del secondo millennio, ove era la ricerca dei materiali lapidei ad integrazione della forma e soddisfazione della statica, proprio come oggi;
  • La curiosità per i cantieri “degli altri”, ove osserva con attenzione ogni più piccolo dettaglio rilevante o meno ai fini della correttezza costruttiva;
  • La collezione di proverbi e detti in lingua piemontese;
  • Buon ultima, la passione per i Land Rover, inesauribili veicoli di famiglia e di lavoro, maturata in trenta anni ed oltre dieci modelli posseduti per un milione di km percorsi con soddisfazione e sicurezza ineguagliabili e senza incidenti di rilievo.


DATI SALIENTI
Altezza: m 1,79
Peso: kg 102
Occhi: verde-castano
Baffi: due, bianchi
Barba: incolta
Capelli: non più che pochi
Vista: corretta, con occhiali da miope, a 12/10
Udito: ottimo
Portamento: ingombrante
Sul lavoro: gurégn, à mola mai
Pazienza: poca con gli ignoranti che non sanno di esserlo, nessuna con i superficiali ed i perditempo
Carattere: da scoprire, entusiasta, ottimista, riservato, alla mano, serio, fidato, disponibile



Dicono di lui:
al di là dei toni, la descrizione che amici e nemici fanno dei suoi pregi e dei suoi difetti sostanzialmente coincide.
Egli è un uomo dalla forte personalità, anche dal punto di vista fisico, è dotato di una straordinaria capacità di arrivare subito al punto.
Per questo è considerato un eccellente negoziatore.
D’altra parte la sua ambizione e la sua spinta verso l’eccellenza si accompagnano ad un carattere abrasivo, ad una tendenza accentratrice ed alla coltivazione di un ego di proporzioni ragguardevoli.


UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO A
  • La famiglia non è parte del lavoro e della attività professionale e di norma esula dal curriculum ma, a questa vanno dedicate tutte le ore di tutti i giorni e dei tanti anni che hanno acconsentito la realizzazione di quanto sommariamente esposto, trasformate in tre figli ormai grandi e giusti, con una moglie paziente ed un nipotino stupendo.
  • i genitori che “lo hanno fatto studiare” spronandolo in ogni fatica;
  • il capomastro costruttore “don” Gennaro GESUMARIA che gli ha insegnato per primo, la domenica mattina, a piegare il ferro a mano con la cagna “tenendo il gomito basso”, oltre a tanto altro;
  • il maestro marmista-pietraiolo Calogero “Lino” PALASCINO, paziente posatore di ogni lapideo da cui ha appreso a “tenere il flessibile in mezzo alle gambe”;
  • i 49 collaboratori che nel ventennio si sono avvicendati nelle due imprese di costruzioni, contribuendo a realizzare quanto esposto in questo sito ricordando, in particolare tra tutti, Antonio GRANITO, carpentiere-ferraiolo, per la sua pazienza e competenza;
  • i tanti Committenti che hanno creduto nella sua onestà e capacità tra i quali, in particolare, Luigi TARANTOLA e don Pietro GREMO e Francesco MONTEGROSSO;
  • tutti gli alpini e maestri carpentieri che hanno realizzato il magnifico restauro strutturale della Croce del Musinè;
  • i Tecnici Comunali ed a tutti i preposti che non hanno infierito sulle sue disattenzioni.